EUROPA

  • Solo uno vince

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    Nella notte del 15 luglio scorso, le notizie di un colpo di stato in terra turca ha rimbalzato dapprima timidamente poi le notizie hanno assunto un carattere pesante denunciando l’occupazione della capitale per mano di militari che volevano ristabilire la democrazia nel paese. Ora, mai si è visto che i militari si preoccupino della democrazia soprattutto in una fase dove con il golpe si appropriano del potere, isolando le comunicazioni e occupando militarmente le città. A quel punto le notizie del presidente ERDOGAN erano confuse sino a che lui fa una video chiamata a un a giornalista che trasmette in diretta la chiamata stessa: il presidente si appellava alla popolazione per contrastare i militari vigliacchi e sovvertitori del suo potere. La gente a quel punto scende sulle piazze e aiutata dalla polizia locale contrasta i militari che dopo poco si arrendono. Nel frattempo il presidente salito sull’aereo presidenziale girava in giro per l’Europa in cerca d’asilo che però nessuno offriva. Dopo circa cinque ore l’aereo presidenziale atterrava a Istanbul  trovando la città e la nazione finalmente liberi

    All’indomani gli arresti degli oppositori contavano migliaia di prigionieri compresi una vasta porzione dei magistrati. Il pensiero mi va a molti anni fa quando Gorbaciov venne destituito da un colpo di stato, sedato da un Elsin rampante che scendeva in piazza e saliva sui carri armati degli oppositori. Anche qui, secondo me, in Turchia si è perpetrata la stessa strategia: con il colpo di stato così fatto lui è il solo vincitore che con un colpo di mano si è liberato di tutta la sua opposizione mettendo nel calderone addirittura tremila giudici. E’ chiaramente impossibile sapere come le cose sono andate, ma lo stato dei fatti è questo: le prigioni turche sono adesso sovraffollate di militari, civili e giudici a lui

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  • Crociera

    22140990 10210408816959255 2075417828865094003 nTornato da appena una manciata di giorni, dalla crociera appena conclusa sono ancori vivi le emozioni, le sensazioni, le gioie.

    Per chi già ha fatto un’esperienza del genere, sa di cosa parlo, mentre chi non ha avuto ancora la fortuna di farla…che la faccia al più presto! Non so se avete presente i servizi di un hotel 4-5 stelle superiore: beh la crociera viene fatta in una città a 5 stelle ospitata da una nave.

    I servizi, le comodità, essere sempre al centro di attenzioni, non essere assillati sul da farsi, fanno scorrere i giorni della crociera in completo relax, dove per relax si intende quello superiore.

    Si inizia a Trieste dove si arriva il giorno prima, la mattina pioviggica, e cominciamo a conoscere la loro organizzazione. Lasciamo i bagagli opportunamente segnati al loro metal detector, e ci abbandoniamo nelle faccende d’imbarco. Ci fanno subito una foto alla quale non presto molta attenzione, in realtà sarà la mia foto identificativa per tutto il percorso. Infatti il mio viso sarà associato a una carta con codice a barre, che mi servirà per scendere a terra, risalire in nave, effettuare acquisti, entrare nella mia cabina. Per assurdo immagino una sola carta che potesse interpretare la carta d’identità, la carta di debito/credito, la tessera sanitaria, il bancomat e persino la patente: sono solo pensieri di quando stai bene e ti illudi per un attimo che quella possa essere la tua realtà. Arriviamo in cabina dove troviamo i nostri bagagli allineati in attesa di esplodere dentro gli armadi. Si va a mangiare si socializza con delle coppie francesi e belghe e poi si scende sale in piscina: si fuori piove usufruiamo della  piscina coperta oggi.

    Tutto il pomeriggio,  il giorno dopo e la mattinata appresso di navigazione per approdare a Atene. Qui per

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  • Bukra Ahla

    Bukra Ahla...per un domani miglioreIn un articolo a proposito dei giovani, esprimevo:

    “Da circa 35 giorni MARIA (nome di fantasia) è a Beirut per un’organizzazione umanitaria che si prefigge in loco di istruire i bambini, profughi siriani, a passare un esame che permetta loro di avere un visto… Chiaramente la comunicazione e l’insegnamento è in inglese, perché i bimbi parlano in arabo…eh già siamo in Libano. Ogni giorno MARIA scrive in un blog le esperienze e l’amore che  ripone in questa attività intrapresa, e devo dire che aspetto con trepidazione questi suoi scritti come quando da giovine aspettavo l’uscita dell’ultimo numero di Topolino o dell’Intrepido. Dalle righe scritte traspare le difficoltà incontrate da una bella ragazza di 24 anni che si ritrova in una situazione dove deve condividere lo spazio vitale con altri suoi colleghi privandosi di tutte quelle comodità che in Italia lei aveva e conosceva bene. Ancora pochi giorni (gli incarichi durano 60 gg) e MARIA tornerà alla “normalità” fatta di cappuccino e cornetto, serate con gli amici, giornate al mare… credo che tornerà profondamente cambiata, un’esperienza del genere toccherebbe nell’animo chiunque”

    Bene adesso “Maria”, al secolo Sara Del Debbio, è tornata a casa e ha trascritto le sue esperienze sulle pagine del libro BUKRA AHLA pubblicato proprio in questi giorni da

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