robertoHo appena ricevuto l’ennesima chiamata funebre dall'amico Mauro Defelice che mi informa di prima mattina che Roberto non è più con noi e l’amico Poldino è grave in ospedale a seguito di un incidente che li visti purtroppo protagonisti in autostrada stanotte mentre si recavano a iniziare la loro settimana lavorativa. Non voglio conoscere  la responsabilità e le colpe dell’accaduto, certo è che a mio avviso gesucristo dovrebbe avere un occhio di riguardo a volte: non si può morire a lavoro e tanto meno per recarsi allo stesso.

Certo i ritmi di lavoro sono quello che sono, i tempi di viaggio sembrano essere diventati tempi di riposo dalle attività, invece ecco che ci rendiamo conto che viaggiare di notte per affrontare una dura settimana di lavoro per poi riprendere il viaggio verso i propri cari, non è proprio la norma: e nelle varianti della norma stessa ecco queste notizie che ti si attorcigliano allo stomaco premendo fuori lacrime ormai inutili.

Adesso Roberto, conosciuto non so più quanti anni fa (credo ai suoi inizi lavarativi), siamo costretti a piangerlo: con lui abbiamo diviso si un mucchio di problemi ma sempre con il suo sorriso scanzonato sulle labbra. Ci mancherà la sua positività, la sua allegria, la sua sagacia e la sua professionalità esibita sempre con la modestia che lo ha contraddistinto.

Buon viaggio Roberto, sono profondamente addolorato per quanto successo, che la terra ti sia lieve...